Ora non ho più dubbi.

Mauro, quel mio collega, quello simpatico a tutti, sempre pronto a scherzare ma anche a rimboccarsi le maniche quando è necessario, quello che sai che ci puoi contare anche se solo per ascoltare le tue sterili lamentele, ecco proprio lui, anche se sembra impossibile, ora so per certo che è una persona profondamente cattiva, anzi, malvagia. Erano settimane che sospettavo che conducesse una specie di doppia vita, una faccia gentile e disponibile per tutti quelli che lo frequentano e lo conoscono anche da tanti anni, ma poi scopri qualcosa su di lui che è letteralmente inimmaginabile. Si fa veramente fatica a pensare che esistano persone tanto cattive, ma si fa molta, molta più fatica a pensare che Mauro sia uno di loro. All’inizio pensavo che semplicemente avesse un’amante, anche se l’abbiamo sempre conosciuto come marito e padre esemplare, ma si sà come vanno queste cose; a cavallo del mezzo secolo quando inizi a tirare i remi in barca e a rilassarti e quando la vita ti sembra più noia che altro, una piccola sbandata, magari controllata, una serie di circostanze indipendenti dalla tua volontà ti può portare, perfino senza che tu te ne accorga, ad inseguire qualche sogno represso dall’adolescenza, qualche illusione non ancora riconosciuta, oppure abbandonarsi alla stupidità come segno di ribellione dopo una vita di neanche tanto pesanti responsabilità. Che avesse un’amante non era per noi colleghi un problema insormontabile. Saranno poi affari suoi, dicevamo, e qualcuno lo diceva anche con malcelata invidia. Ci dispiaceva, come in tanti altri casi, per la moglie, una donna simpaticissima, che avevo conosciuto in più occasioni, e sopratutto per i 2 figli che rischiavano di trovarsi in una situazione dolorosa se la cosa fosse degenerata in una bella crisi coniugale. E invece, quello che ho scoperto, è una verità tanto amara che i suoi cari non dovrebbero mai venirlo a sapere ma sarà quasi impossibile. E’ successo venerdì scorso, dopo la riunione sul budget con i responsabili di zona. Io e Mauro eravamo seduti vicino alla grande scrivania ovale, pregando che quelle maledette slide finissero e ci dicessero chiaro e tondo quale lavoro del cazzo ci avrebbero rifilato dopo questa maledetta riunione, perché tanto va a finire sempre così; se ti chiamano per una riunione in cui centri poco o nulla, è solo perchè è già stato deciso che il prezzo della disorganizzazione lo devi pagare tu. Un po’ come quando ti invitavano alle feste del liceo solo per dividere meglio le spese, che poi c’era anche chi ci guadagnava, ed avere qualcuno per pulire e mettere a posto alla fine. Come dicevo, io e Mauro eravamo seduti vicino e alla fine della riunione lui è scappato di corsa perchè doveva tornare a Cesena a prendere suo figlio alla stazione. Io mi fermo a chiaccherare con gli altri, che in fondo la riunione non era andata neppure tanto male, quando sento il mio telefono vibrare due volte. Penso ad un sms e lo tiro fuori dalla tasca e capisco subito che quello non è il mio telefono. E’ sicuramente quello di Mauro che ce l’ha uguale al mio, vabbè che ormai sono tutti uguali, ed è pure sbloccato. Era un sms della banca – ovviamente la banca di Mauro – ma c’era un’iconcina sullo schermo di messaggistica come quelle di whatsapp o telegram che non conoscevo con i numerini che lampeggiavano. L’ho cliccata, lo so che non dovevo ma ormai l’ho fatto, e ho guardato i messaggi di quella strana chat. Buona parte erano in inglese e tedesco (Mauro è un buon conoscitore del tedesco), ma molte erano in italiano.”Die neue Katzen sind angekommen!!!” fu la frase che mi colpì di più e che ricordo distintamente. I nuovi gatti sono arrivati!?? Ma che roba era, mi sono chiesto e quindi (non l’avessi mai fatto) ho cercato di guardare meglio dentro quella chat. Sembrava un gruppo di amiconi che si scambiavano battutine e stupidi emoticons su argomenti futili. Qualche foto di gattini, tutti cuccioli, e qualche riferimento a meeting virtuali o reali fra di loro. Poi scorrendo all’indietro la chat ho trovato la foto di ..due gattini morti.., con la testa spiaccicata su di un tagliere di legno. E l’aveva postata Mauro! Ma perché? Poi messaggi di approvazione Very good!… Bravissimo… Che invidia verrei essere li con te!…I wish I did the same..e faccine di gioia pollici su. Basta, non ci capivo nulla, che c’era da gioire per due gattini morti, e poi che senso aveva tutto questo? Mentre mi scervellavo mi suona il telefono fra le mani con un numero sconosciuto. Dopo qualche squillo rispondo . Era Mauro che si era accorto dello scambio e mi avvisava che stava tornando a riprendere il suo telefono fra un quarto d’ora. Allora ho pistolato un po’ in fretta su quella chat e visto che me la cavo, sono riuscito ad esportarla tutta su di un file e poi trasferire il file sul mio portatile. Poi ho cancellato le tracce del file e bloccato lo schermo come non lo avessi mai sbloccato. Quando Mauro è arrivato ho fatto finta di nulla e ci siamo riscambiati i telefoni dopo esserci reciprocamente accusati di essere degli stupidotteri. La sera a casa ho studiato bene tutto il contenuto di quella chat – centinaia di messaggi – e quello che andavo scoprendo man mano era assolutamente incredibile! Non starò a spiegare nel dettaglio come e quanto ho indagato per giorni e notti su questo gruppo partendo da quella chat ricostruendo i link e finendo nel più nero “dark-web”, fra pedofili incalliti e spacciatori di ogni sostanza, perché dovrei scriverci un libro. Però mi sono fatto un’idea abbastanza chiara, purtroppo, della passione che unisce questi schifosi personaggi, Mauro incluso! La loro più grande soddisfazione è quella di …attenzione…di mangiarsi il cervello crudo di gattini appena uccisi!!! Credete che io menta? Che mi stia inventando tutto? No, credetemi.. vi potrei anche mostrare dei filmati tanto orribili da togliervi il sonno per giorni: gattini uccisi a bastonate o impiccati, e poi questi stronzi che gli aprono la scatola cranica e si mangiano il cervello di quelle povere bestioline, beatamente come se fossero al tavolino di una gelateria. Quando fanno questi video, i vigliacchi, si mascherano, ma in un filmato ho riconosciuto benissimo Mauro, grazie ai suoi orribili capelli grigi che spuntavano dietro alla maschera, ma sopratutto dalla sua solita camicia azzurra e dal rolex verde col cinturino oro che solo lui ha il coraggio di indossare. E per procurarsi i gattini rispondono anche agli annunci di offerte di adozione di mici che infestano il web che poi vanno a prendere con tanti sorrisi e ringraziamenti. E poi tante altre cose che sarebbe troppo lungo da raccontare. Adesso ho capito perché Mauro, quando viene nella nostra sede, si piazza sempre dietro alla Cinzia, la segretaria del capo, quella che ha per sfondo del suo desktop la foto della sua gatta che allatta i quattro gattini nati il mese scorso e poi gli fa tante domande su questo e quello. Io credevo che si volesse intortare la Cinzia e invece , pensa te, era proprio interessato ai gattini! Ora sto preparando il materiale, frutto delle mie ricerche, che passerò ad una associazione di gattare di Bruxelles che ho gia contattato in maniera anonima. Ho dato loro gli elementi per fare la denuncia, anche in Italia, ed anche il nik di tutti i criminali compreso “Felix the cats’s friend” che poi sarebbe Mauro. Con gli altri pochi indizio che passerò loro dovrebbero essere in grado di individuare Mauro ed altri due o tre di quegli schifosi. Non è che voglia fare il giustiziere ma non è possibile vedere certe cose e fare finta di nulla.E se non succede qualcosa di ecclatante passo tutto ai media locali e nazionali. Mi aspetto un bel baccano, anche nel paesino del mio valente collega.
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die neun Katzen non significa i nuovi gatti, ma i nove gatti! 😉
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Corretto, grazie.
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